Tutta la volta e il suo complesso decorativo erano pesantemente compromessi dal prolungato dalla costante infiltrazione di acqua dall’esterno, che aveva provocato un forte stato di degrado: vistose percolature e sbiancamenti dovuti alla formazione di efflorescenze saline, distacco dell’intonaco, ossidazione dei perni di sostegno degli stucchi con conseguenti distacchi e fratture degli stessi.
Il pessimo stato di conservazione aveva modificato l’equilibrio cromatico generale annullando i contrasti di colore e depositi di natura carbonatica inglobavano sporco e strati di ridipinture, facendo apparire la superficie grigia e macchiata, tanto da richiedere una revisione sostanziale delle coloriture degli sfondati delle decorazioni.
La leggibilità pittorica della zona risultava quindi fortemente compromessa, soprattutto nell’affresco centrale, quello che più di tutti presenta fenomeni di degrado.
Le pareti presentavano, anche se in forma minore la stessa tipologia di degrado.
Sul cornicione erano inoltre riscontrabili diversi interventi con materiali non omogenei all’originale, da ricondursi a manutenzioni passate.
La decoesione del film pittorico superficiale ha permesso di constatare che tutta la superficie è stata oggetto di diverse ridipinture, confermate poi da prove stratigrafiche.
Nella volta le analisi di laboratorio hanno confermato diversi passaggi di coloriture a base gessosa e di terre.
Tali interventi ricoprivano la cromia originale, a base di calce bianca per gli stucchi e di terra verde per le campiture interne alle cornici.
Depositi di natura carbonatica ed effetti di degrado, avevano inglobato sporco e ridipinture, creando patine e croste di difficile rimozione.